Ecco, Irene, la gentile responsabile di Korovabar, mi ha comunicato la tempestiva cancellazione, dal blog di Mescalina, dei miei post, copiati e scorrettamente auto-attribuiti.
Resta il problema aperto, per noi blogger, del capire quali siano le forme migliori di tutela dei cosiddetti “prodotti di ingegno”.
Ancora un abbraccio a voi, amici, per il modo protettivo e affettuoso con cui mi siete stati vicini.
Grazie
zena
proteus2000 ha detto:
Tutto bene quel che finisce bene. Sì, il problema resta aperto.
Riepiloghiamo.
Da scartare lo stratagemma (suggerito da non ricordo chi) di fare copia dei file su CD. E’ sufficiente cambiare la data di sistema del pc per memorizzare i file con una data diversa da quella di creazione.
Stampare i file e spedirli mediante raccomandata a sé stessi, in busta chiusa e sigillata, da aprire solo in caso di necessità, mi sembra una buona idea. Farebbe fede la data di spedizione della raccomandata apposta dall’ufficio postale. Poi c’è la SIAE, sezione opere inedite:
http://www.siae.it/olaf_doi.asp.
Ci sarebbe, inoltre, un sistema che fa uso di alcune tecnologie informatiche e telematiche, ma evito di illustrarlo qui, a scanso di dare un suggerimento a potenziali plagiari. Ne parliamo in privato.
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lapardaflora ha detto:
beh, per dirla con il vate: tutto è bene quel che finisce bene. Tu continua a fare copie datate, soprattutto delle cose alle quali tieni di più, e speriamo che non ti serva mai esibirle
contraccambio salutoni e abbraccio
f.
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lapardaflora ha detto:
temo però che la siae abbia costi annui, se non ricordo male: forse davvero la raccomandata sigillata, magari con timbri strategici tipo bagaglio spedito, mi pare l’idea più semplice e meno costosa.
ri-ciao
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blancoebleu ha detto:
Dai Zena che sei in buona compagnia. Anche l’ultimo racconto di mescalina “Alle ragazze con le labbra rosse” è stato scopiazzato da “…alle ragazze dalle labbra rosa” http://netta.splinder.com/archive/2003-08.
Andrei a controllare pure gli altri racconti, ma credo sia inutile, probabilmente nessuno è farina del suo sacco.
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LivioCiccione ha detto:
ok, andata, ma ribadisco di fortuna. Però, bisognerebbe considerare il fatto che il web è quello che è, con pregi e difetti. Una cosa pubblicata in rete in qualche modo appartiene alla rete, e il suo corretto utilizzo spetta al singolo. È un problema molto dibattuto, e personalmente ritengo che una cosa bella del web sia proprio che i contenuti sono in genere liberi, e chi pubblica dovrebbe esserne consapevole e disponibile ad accettare anche qualche abuso, seppur con tutto il diritto di protesta.
lettura: http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/r/ricolfi.htm
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colfavoredellenebbie ha detto:
Sì, avete ragione. Sono tutti consigli importanti.
§§ LaParda, hai un piccolo pvt in giacenza da oggi pom. :)
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Fiorile ha detto:
:)
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aitan ha detto:
Io continuo ad affidarmi alla tutela relativa della licenza Creative Commons.
Ma ricordo qualche spiacevole episodio analogo al tuo. E meno male che tu in questo spazio ti sei già conuistata la tua meritata autorità…
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netta ha detto:
ciao.. mi associo….
netta
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BibliotecadeBabel ha detto:
Non è affatto di consolazione per nessuno, ma ogni post di quella Mescalina è copiato…
Non ho materialmente il tempo, a quest’ora, di proseguire la ricerca, ma vi bastino i seguenti raffronti:
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=169
http://www.magrathea.it/viewstory.php?sid=24
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=164
http://ancoraungiro.splinder.com/archive/2004-02
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=162
http://ancoraungiro.splinder.com/archive/2004-06
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=161
http://www.feltrinelli.it/BlogItem?item_id=247
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=160
http://www.feltrinelli.it/BlogItem?item_id=294
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=159
http://www.scrivi.com/pubblicazioni.asp?id_pub=217139
http://www.korovabar.it/crea/prosa-large.php?id=157
http://blog.libero.it/neverwinter/362788.html
Buona notte, cara Zena. Purtroppo non basta affatto stampare uno scritto su carta per evitare di essere copiati e diffusi sotto mentite spoglie via internet, e nonostante il copyright della carta che canta o intraprendi un’azione legale o non ne cavi nulla. Con esiti a volte deludenti, come il mestiere mi insegna…
:-*
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colfavoredellenebbie ha detto:
Ecco, Stefania ha completato il quadro, con pazienza certosina.
Le vicende di questi giorni mi pare mettano in luce, ancora una volta, la realtà bifronte di internet: da un lato facilita il plagio, dall’altro dà gli strumenti per individuarlo.
Da un lato segnala che non è passato di moda l’homo homini lupus, ma dall’altro mostra come, da persone lontane, magari mai viste, possa arrivare amicizia, forte e bello il regalo del tempo e della cura…
Buon giorno a tutti :)
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lapardaflora ha detto:
beh, c’è anche una considerazione da fare, per quanto possa apparire cinica: se stessi scrivendo la divina commedia non la pubblicherei certo a puntate su un blog su interneT. Il furto va messo in conto, anche perché nel mare magno della rete non è neppure detto esso venga riconosciuto, quindi anche un po’ di prudenza potrebbe non guastare. Poi il metodo della raccomandata e del deposito presso la SIAE è ovvio che costituiscono solo una prova per una successiva causa legale, ma mi pareva così ovvio che non se n’è neppure parlato. A quel punto, ferma restando la sgradevolezza della situazione, diventa solo questioni di convenienze. Per la divina commedia conviene sicuramente, per altro cose forse…
L’unico sistema sarebbe rendere il blog privato, ma a quel punto che senso ha, anche se i tuoi lettori sono molti?
Insomma, forse l’unico modo per tutelare le cose più care è che tu le tenga solo per te, anche se è triste.
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Fiorile ha detto:
bé bé un momento, tutelare le cose care tendosele per sè dipende, dipende dalle “cose”; nel caso della scrittura che fa opera (che non è diario né reportage né informazione erudita ) cioé nel caso della “scrittura di Zena” in internet una tutela così concepita credo si risolverebbe per lei in qualcosa che somiglia molto ad una rinuncia esistenziale, forse profonda ed estesa…(oltre alla nostra, ovviamente); tutto questo se ho colto l’ingegno suo e la straordinaria sensibilità che attraversa questa donna…:)
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colfavoredellenebbie ha detto:
per quel che è, ‘sta scrittura, risponde comunque a un bisogno/piacere.
Finchè lo sentirò, continuerò, magari con la responsabilità della cura, come si può :)
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vera.stazioncina ha detto:
ho letto della tua disavventura lettaria..hai tutte le ragioni e l’amarezza e il disappunto che ne derivano!
Mi fa piacere che tu abbia risolto la questione..ma si ripeterà?
un sorriso a te
veradafne
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LivioCiccione ha detto:
Comunque, in qualsiasi caso, esistono le fotocopie, le scansioni, gli OCR, non sono certo i modi di copiare quelli che mancano. Forse l’essere così pubblico rende internet quasi più sicuro della carta. E stiamo parlando di blog, non di siti personali. Se uno gioca deve accettare anche i rischi …
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LaSirenetta ha detto:
leggo solo ora … esco dalla mia bolla silenziosa per un abbraccio di solidarietà e di sollievo per la rapida e positiva soluzione.
personalmente sono una sostenitrice della libertà della rete… a tutti i costi! fa rabbia, lo so, ma è anche il bello di internet.
ho parlato troppo a lungo, urge rituffarmi!
splash!
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colfavoredellenebbie ha detto:
ma certo Livio, si è dentro a un grande gioco (e alle sue regole).
Ciao Sirenetta, fa’ la brava: riemergi più spesso :))
Ciao anche a Vera, con uguale sorriso.
e un saluto analogo a tutta la pagina.
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mrka ha detto:
ma sai che ho inserito qualche mio post anche io, in quel sito?. e ricordo bene mescalina, anche se non ho mai letto nulla di suo. anzi, di tuo. mi dispiace tanto.
m.
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Flor ha detto:
Mi spaice leggere di due mie care amiche che vivono la stessa disavventura… certo è che la copiona potrebbe ripresentarsi con altro nick e ricominciare daccapo a scopiazzare qua e là… che rabbia!
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