Vi racconto una storia di freddo e di neve.
Regalo delle sere d’inverno.
Savino è un vecchio.
Abita nel paese più in là, quello delle due fedi e delle due chiese.
Ha spostato tanta terra con le mani e non ha molte parole.
Per avere il tempo di cercarle, si ferma su una lunga lunga e la ripete sempre, come se fosse una briciola per i passeri. Intanto arrivano, le parole, con un po’ di soggezione, ma arrivano.
Mi ha detto una volta che i suoi, da bambino, lo avevano prestato per un po’ a della gente con la terra, perché lavorasse e mangiasse in quella casa, naturalmente.
Tornava ogni tanto con la corriera blu, che lo metteva giù all’incrocio, naturalmente.
Tornò dopo un mese, la prima volta, una sera che c’era la neve e all’incrocio un odore di fritto buono, quello dei pincini che si fanno in casa per salutare la prima nevicata. Basta un niente, del pane crudo ben stirato e dello strutto bello caldo per gonfiarlo e farlo sfrigolare. E poi lo si volta al dolce o al sale. A piacere di gusto o sentimento.
Il bambino sentiva l’odore e pensava, naturalmente.
Se fossero a casamia, i pincini, sarei capace di mangiarne cinque. Ma ci dovrebbe essere lo strutto in casa, e la farina bianca… Invece in casa c’è solo l’acqua per la polenta.
E camminava, naturalmente…
Se fossero a casamia, i pincini, sarei capace di mangiarne dieci (perchè la strada nel freddo mette appetito, naturalmente).
E l’aria era grassa di fritto dolce e di desiderio.
Erano proprio in casa sua i pincini, perché la madre aveva barattato due uova per un po’ di farina bianca e di felicità.
E il vecchio si commuove a ricordarla.
Anch’io, perché gli odori di cibo fanno casa, nel freddo vuoto.
atward51 ha detto:
Quegli odori che ci portiamo dentro, sempre, carissima Zena, ‘naturalmente’.
Un abbraccione
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
ho una gran voglia di fare il pane cotto, la panada, insomma:), che ha un profumo di brodo e parmigiano ( e pure un po’ di burro) meraviglioso!!!
Ricordo mio fratello piccolo che continuava a tormentare la Rosa miamamma perché gli facesse la panada.
La Rosa miamamma la preparò e gliela fece trovare bella calda, al ritorno da scuola, come gli aveva promesso,la mattina.
Lui la vide e si mise a piangere come un disperato per la delusione.
Voleva le meringhe, quelle fatte con gli albumi montati e cotte al forno, come nuvole di panna.
Ecco perché non avevamo capito il motivo per cui continuava a dire” voglio la paNNaTa”. Credevamo fosse una italianizzazione :)))
lo prendo ancora in giro, per questo, … e altro:)
"Mi piace"Piace a 1 persona
atward51 ha detto:
:-)
"Mi piace""Mi piace"
nonnacostanza ha detto:
e naturalmente a leggerti ci si commuove..naturalmente
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
:), sei troppo cara!!|
"Mi piace""Mi piace"
Amanda ha detto:
Ieri, sapendo che oggi avrebbe nevicato, ho fatto le trippe alla parmigiana, e le ho fatte andare lente, lente, aggiungendo il brodo un po’ alla volta perché la nonna Erminia le faceva sempre per i giorni freddi dell’inverno, poi la casa piccola profumava di casa grande, di cuori felici ma lontani e di chiodi di garofono. Le ho lasciate riposare una notte come detta la legge della buona trippa e oggi ho fatto grattugiare il grana al 3/4, rigorosamente, perché quello era compito del nonno Valentino. E tu non dire a nessuno che però uno sgarbo alla nonna e alla tradizione l’ho fatto, ci metto un po’ di peperoncino così vanno giù serenamente
"Mi piace""Mi piace"
Amanda ha detto:
Ed anche naturalmente
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
eh, quando ci vuole ci vuole, naturalmente :)
"Mi piace""Mi piace"
poetella ha detto:
zena… 😊
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
Lucia… ;)
"Mi piace""Mi piace"
katherine ha detto:
La panada me la preparava sempre mia madre. Quanto tempo è è passato!Quasi non me la ricordavo! E i ravioli con cavoli, carne e riso…che buoni! Mi hai fatto venire i mente sapori lontani.
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
Varda, uno di questi giorni la faccio, la panada!
Però spiegami la ricetta di ravioli con cavoli carne e riso perché proprio non la conosco!!!
Un abbraccio:)
zena
"Mi piace""Mi piace"
Caterina Milanesio ha detto:
Eh era una ricetta di mia madre e di mia nonna…chi se la ricorda? Però il gusto lo ricordo bene, era impagabile!
Non riesco a commentare con il mio pseudonimo e l’indirizzo del blog. Mi viene detto che la password è sbagliata, ma io non ne ho un’altra! Comunque sono katherine https://viracconto1.blogspot.it anche se accedo con facebook ( e le mie generalità vere)
"Mi piace"Piace a 1 persona
colfavoredellenebbie ha detto:
Ciao Cat. Non so cosa succeda: anche a una cara amica succede la stessa cosa e non ha un’altra pass! E’ un problema di WordPress. Grazie per trovare un’altra strada. Un caro saluto. zena
"Mi piace""Mi piace"
newwhitebear ha detto:
i pinzin fritti… quanti ricordi.
Fa bene Savino a commuoversi ricordando quel lontano ricordo
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
:)
La neve è un pifferaio magico: si tira dietro storie, odori e ricordi, vero?
Buona notte!
zena
"Mi piace""Mi piace"
wwayne ha detto:
Mi hai fatto tornare in mente questa canzone:
Che ne pensi?
"Mi piace"Piace a 1 persona
colfavoredellenebbie ha detto:
Intanto grazie.
La voce di De André scalda anche quando la canzone è dolorosa.
Questa canzone prende il cuore.
Mi fa pensare come ad ogni momento corrisponda una scelta, d’amore o di paura, di vita o di morte. Non si può mai tornare indietro, neppure sperare di morire in inverno quando tutta una primavera ti aspetta, rossa di papaveri e di speranze.
"Mi piace""Mi piace"
wwayne ha detto:
La tua replica è davvero splendida, piena di sensibilità e di poesia. Grazie mille per averla condivisa con me! :)
"Mi piace""Mi piace"
iorandui ha detto:
:-) gli odori di cucina sì, si fanno casa, e fanno riconoscere le case. La tua con il sottofondo del brodo per i passatelli…
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
Passatelli sempre a disposizione, mia cara.
Un abbraccio grandissimo
zena
"Mi piace""Mi piace"