I giochi venivano dall’orto, dai cespi d’ insalata.
O dal bosco che s’infittiva, lì vicino, di muschi e di mirtilli.
Non erano giocattoli: i giocattoli sono solo cose.
I giochi, invece, erano pensieri: brevi giri dell’estro e di un’occhiata.
Balzi e sobbalzi di pura fantasia.
Guizzi di storie, anche, e di colori: la gibigiana sul dorso di una trota, l’impennarsi nervoso di una zampa o le parole dell’acqua fra le pietre. Parole di salti e piroette.
I giochi erano i codirossi a primavera, con quel tremito strisciato lungo il corpo, fino alla coda e al suo ciuffo arancio: piccoli codirossi cacciatori, richiamati a briciole e ad insetti.
Arrivavano incerti di mattina, con un grido filato sottovoce, forse timidi per la notte appena chiusa.
Il bambino giocava a farli avvicinare con scie di camole e di grilli (o certi bruchi molli in fila indiana), intorno al tronco cavo del vecchio bagolaro: giusto per guardarli da vicino e un poco convincerli a nidiare.
I giochi erano i pesci rubati dal paniere, quando un palpito di branchia faceva pur sperare nell’ alzati e cammina: resurrezioni domestiche a comando.
Il bambino immergeva il pesce nella vasca, a prendere piano vita e acqua: lo guidava sicuro con la mano, con gesti già visti di burattinaio.
I giochi erano chiocciole d’intrecciata bava, storie ricostruite sopra i sassi, lasciti lunari di notturni amori, che incartavano di nastri il selciato.
E scommesse fra basilico e lattuga: quale, nell’orto, la foglia preferita?
Il bambino cercava le mangiate di radula gentile, per scovare le chiocciole a ventosa sul dorso delle foglie: belle le onde viscide del piede che in aria si muoveva, rattrappendosi per la separazione. Una schiuma di bava friggitosa.
Anche il capo spariva dentro il guscio.
Allora c’era da cantare in aria la canzone per chiedere alla chiocciola di uscire.
C’era da tentare le sue antenne con un filo lungo lungo di acetosa.
Così il tempo passava a traguardare, in mezzo a minime esistenze, che si lasciavano docili vestire dagli occhi curiosi dei bambini.
La vita pareva tutta esposta.
In un giorno dell’inverno ormai avviato, guarda, disse il nonno, e rovesciò sul pavimento di cucina odore di freddo e di terra addormentata. E un rumore, come di secchezza.
Da un sacchetto rotolarono gusci ciechi di lumaca.
Il bambino ne prese uno e lo sentì leggero, con l’ingresso impedito: un tappo candido a far da pelle e scudo, un tappo di bava disseccata, che non cedeva a toccarlo con un dito.
Bastava un bastoncino.
Trovò la chiocciola in riposo, raggrumata e sola dentro al buio.
Una sensazione che non era gioco.
Disagio, forse.
Quasi per essere entrato in un sonno bianco, in una stanza con la tenda chiusa, dove la vita sta gomitolata, in attesa del caldo che la gonfi.
Un sonno che non vuole altro, solo il silenzio e la dimenticanza.
Come certe malattie che si preparano a un incontro: moneta lanciata in aria, ferma talvolta al bordo.
(dedicato a M. e a E., che vorrei aver conosciuto anche da bambini)
perijulka ha detto:
scritto
col cuore
"Mi piace""Mi piace"
aitan ha detto:
noi giocavamo soprattutto con le lucertole
oppure toglievamo le ali ai mosconi
e li vedevamo planare,
ed erano giochi sadici
di bambini normalmente cattivi
"Mi piace""Mi piace"
cronomoto ha detto:
così posso tornare indietro ai giochipensieri e riprendermi ricordi che fanno bene.
un grazie anche al bambino delle lumache
"Mi piace""Mi piace"
annaritav ha detto:
Perché storie di seconda mano? Un bacione, Annarita
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
Perijulka, hai colto la cosa essenziale e te ne ringrazio tanto.
§§
Aitan, credo non ci sia bambino che non abbia costeggiato una lucertola, nei suoi giochi (o nelle sue prove di quotidiana sfida…)
Non so quale sia il confine fra curiosità e cattiveria… Conosco una bambina che piangeva per ogni ‘skiaciato picione’, però staccava le code alle lucertole per vederle ballare…
Un saluto.
§§
Crono, i giochipensieri, va da sè, erano i miei preferiti: stanziali e variabili con un colpo di ciglia.
§§
cara Annarita, sono storie di seconda mano perchè nascono da un prestito-regalo(ricevuto) di una parola, di un frammento piccolissimo di ricordo o di fatto accaduto: lo prendo in consegna e lo trasformo, secondo l’estro del momento, per farlo diventare il mio dono di parole, in segno di affetto e di amicizia.
Hai un segmento da lasciarmi in pegno?
un saluto grande…
z.
"Mi piace""Mi piace"
Senza ha detto:
quante piccole grandi attenzioni sei riuscita a disseminare in questa bella favola dei ricordi…
oggi ho proprio voglia di dormire il sonno della dimenticanza.
ciao
s.
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
C’è una poesia di Lorca che parla del sonno delle mele verdi. Io lo vorrei così, profumato e fresco.
Un saluto grande :)
"Mi piace""Mi piace"
cicabu ha detto:
Ricordi e antiche emozioni riaffiorano leggendoti..
Le lumache brutalmete cucinate vive…mai voluto assaggiarle..anzi se potevo le liberavo aprendo la porta della gabbietta dove venivano messe a “spurgare”
Ciao Col..abbraccio…^^
"Mi piace""Mi piace"
facc8 ha detto:
E riesci sempre a provocare voli all’indietro, in un passato mitico e atemporale.
Mia nonna, con cui amavo raccogliere lumache in giardino, me la ricordo con un ghigno chissaperchè quasi sadico, mentre tuffava i poveri esseri corazzati nel pentolone che bolliva.
Un sibilo si sprigionava, un sibilo da paura. E poi nulla, mia nonna che con gusto succhiava l’esserino cosparso di sale.
Eppure, nel ricordo truculento, annuso tanto odore di dolcezza. Chissaperchè.
"Mi piace""Mi piace"
isabel49 ha detto:
Nostalgia e teneri pensieri, fluidi e intensi come un sole caldo, ma lievi e delicati come pelati di rose. Sentimento e dolcezza che accarezzano il cuore.
Bravissima Zena, è una delizia leggerti.
Un caro abbraccio.
Annamaria*
"Mi piace""Mi piace"
feritinvisibili ha detto:
I tuoi racconti riescono sempre a farmi sentire un calore che non saprei spiegare con altra parola, e quelli dedicati ai bambini anche a farmi risentire tutta l’atmosfera dell’infanzia. Sono un dono, un regalo i tuoi racconti per me, grazie Zena
"Mi piace""Mi piace"
martafiumara ha detto:
Da bambini anche noi cantavamo una filastrocca che diceva alla lumaca di uscire perché la sua casa stava bruciando. Ma lei, impassibile, fece soltanto scivolare un biglietto sotto l’uscio: “Prendetevela con il lupo”.
(Scherzo per non commuovermi per la bellezza di quei lasciti lunari di notturni amori…)
"Mi piace""Mi piace"
HannaSchygulla ha detto:
Nei giochipensiero irrompe, cruda, la realtà, il desiderio di un sonno senza sogni, che sia solo quiete…
I miei giochi erano sassolini lanciati nell’acqua, pesciolini che guizzavano tra le gambe, conchiglie raccolte col nonno lungo la spiaggia. E la strana sensazione che il nonno fosse nato così, adulto, tenendomi per mano.
Ripensandoci, mi sarebbe piaciuto vederlo bambino.
Mi hai commosso, quel tipo di nostalgia tenera e struggente che dà spazio alle lacrime e respiro al cuore.
Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Atward ha detto:
Giochipensieri sono le parole che giochintrecci, Zena; avvolgente prosa che, leggendo, si scioglie in versi, nella poesia delle nostre infanzie.
"Mi piace""Mi piace"
MIRELLADEPARIS ha detto:
Zena cara…
"Mi piace""Mi piace"
Senza ha detto:
non riesco a resistere alla tentazione di dare un consiglio per tutte le malattie…
… ;-)
"Mi piace""Mi piace"
stepa ha detto:
Un abbraccio, cara Zena. A presto.
S.
"Mi piace""Mi piace"
giuba47 ha detto:
Questi sono giochi… Sempre tutto molto bello. Sai creare atmosfere dentro cui uno vorrebbe trovare rifugio.
Un bacio
Giulia
"Mi piace""Mi piace"
sistercesy ha detto:
come vorrei che quella moneta fosse stata ferma a dormire come le lumache in inverno,
un abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
cicabu ha detto:
gioco con le gif..ciao carissima…a presto…..^^
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
cara Cicabu, non ho mai visto cucinare lumache: ho sentito, però, racconti non propriamente idilliaci, circa la preparazioni. Io le ho assaggiate senza sapere che fossero lumache. Le ho scambiate per piccole frattaglie di pollo in un risotto alla finanziera: mi era stato detto così. Le ho trovate buone. Non ho grandissimi tabu alimentari, in effetti… Qualcuno rimane, però: mi dà fastidio tutto ciò che è pelle nel cibo, dalla carne al pesce….La sopporto appena appena nel latte ‘vero’ bollito e poi lasciato raffreddare. Un saluto grande e grazie per i disegnini animati:)
§§
Facco, anche il sibilo, dunque! Io l’ho conosciuta, la tua nonna, vero?A pranzo a casa tua/sua :)
Praticamente nella preistoria:)))
Un abbraccione.
§§
cara Annamaria, grazie:) Credo che nell’infanzia tutti ci ritroviamo un po’ e ai racconti che ne parlano prestiamo pezzetti di stagnola o corallini dei nostri ricordi.
Un saluto d’affetto.
§§
cara Feritinvisibili, lo dicevo poco fa con un’amica: mi piacciono proprio i ‘racconti bambini’, perchè consentono di abbassare (o alzare) il punto di vista secondo le emozioni: non c’è niente di insignificante per un bambino. Io guardo la piccolina di mio fratello incantarsi per un filo d’erba o (schifezza delle schifezze) per una ‘cimicia’ malconcia. Tutto è meraviglia e tutto è occasione per cambiare temperatura emotiva.
Un saluto grande e grazie!
§§
cara martafiumara: Lumaga lumaghin buta fora i to curnin, sa’t ia buti minga fora, tajarò la patajola… E la povera spesso cor-rispondeva:)) Un abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
cara Hanna, anch’io da piccola avevo la sensazione che gli adulti non fossero mai stati bambini e, nel ricordo, non mi pare di cogliere in loro alcuna variazione: non riesco a pensarli meno vecchi, più vecchi… Sono fermi in un gesto o in una espressione. Forse è l’infanzia ad avere questo potere di immobilizzazione temporale. Un saluto d’affetto.
§§
Caro Edoardo-Atward…c’è che si vive di intrecci:)), sostanzialmente perchè si vive di racconti. Un abbraccio grande, fortmato famiglia… A presto, vero?
§§
Ah Mirella, come mi piace vederti passare… Mi accorgo ora, ripensandoci, che un certo registratore è poi rimasto chiuso… Ci sarà un’altra volta, vero? Un abbraccio.
§§
Senza, quello è più di un consiglio, è un dettato celeste :)))) che avanza strisciando verso di noi… Ciao, carissimo…
§§
Stepa, ricambio l’abbraccio con grande grande affetto. A presto, sì :)
§§
Giulia, mi hai detto una cosa bellissima, e ne ne ringrazio tanto. Di cuore.
§§
Cara Cesy, a volte anche il bilico, nella sua incertezza, fa stare male. si naviga in un ‘non sapere’/’non potere’… che chude in una specie di limbo. Un saluto di affetto :)
§§
cara Cica, ti risaluto pure qui, con l’affetto di sempre.
"Mi piace""Mi piace"
ISO9660 ha detto:
Un saluto al volo :))
Poi giuro mi soffermerò!
"Mi piace""Mi piace"
Grizabella1 ha detto:
Pagine sempre incantevoli le tue. Un abbraccione,
Sara
"Mi piace""Mi piace"
DanielaRaimondi ha detto:
Ciao,
complimenti per la tua scrittura! Una prosa-poetica curatissima e molto suggestiva.
Arrivo a te attraverso Ornella Fiorini. Sono nata a Sermide, anche se vivo da molti anni a Londra. La sera dell’8 maggio ero ad Ostiglia e io ed Ornella abbiamo cercato tutta sera di trovarti al tuo reading di Fellonica (senza però riuscirci…) Comunque, internet serve anche a questo ed eccomi qui. Complimenti anche per il blog, che linkerò al mio.
Un caro saluto,
daniela
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
Iso, è già grande il fatto che si sia ancora in circolazioni tangenti! Saluto preso al volo :)
Ciao.
§§
Griza, cara come sempre. Grazie.
§§
Daniela, è una emozione molto bella trovarti qui, bella e potente come la tua poesia.
Ed è un piacere aggiunto che il tramite sia Ornella Fiorini, che ho sentito e apprezzato tantissimo, l’estate scorsa, nella cornice di una vecchia corte di campagna.
Grazie per questo tuo arrivo e … peccato per l’8: la campagna mantovana sa nascondere anche senza nebbia.
Un abbraccio :)
zena
"Mi piace""Mi piace"
varasca ha detto:
è curioso leggere di lumachine pochi giorni dopo averne frequentate: c’era questa bimba, appena arrivata a casa dei nonni, che assieme alle fragoline ha raccolto subito 3 lumache, la più grande delle quali mi ha percorso un tratto di manica :-)
così ne ho apprezzata di nuovo la formidabile flemma (e inviadiabile).
"Mi piace""Mi piace"
albafucens ha detto:
che bello questo racconto mi riporta indietro all’infanzia ormai lontana… quando per divertirci bastava una corda e un pò di acqua e terra, con le mie amiche allestivamo dei veri e propri banchetti..
ciao
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
§§
Sono le coincidenze casuali o appuntamenti che le cose ci preparano, caro Varasca :)
§§
Mi fa proprio piacere, Albafucens, che i racconti possano risvegliare ricordi momentaneamente addormentati. Grazie :) .
A tutti e a ciascuno: un saluto grande.
Mi assento per qualche giorno.
zena
"Mi piace""Mi piace"
PrimoCasalini ha detto:
Cara Zena, ti chiedo scusa. Mi sono imbranato (ogni tanto mi succede). Ho postato un mio commento al post precedente, e lo inserisco qui, dove era destinato.
Un giorno d’estate, dopo un temporale piovosissimo, arrivarono al casello in due e ci chiesero di girare per la nostra scarpata-frutteto. Cercavano lumache e avevano un sacchetto. Tornarono dopo dieci minuti col sacchetto pieno. Le lumache, rese ebbre dalla pioggia, erano sbucate tutte, ansiose di vivere. “Mah!” pensammo “come si fa, a mangiare le lumache?”.
I tempi cambiano: anni dopo, attorno a les Halles, quando stava sorgendo il Beaubourg, c’era un proliferare di ristorantini sfiziosi con posate apposite. Ma una di noi non le mangiò, le lumache.
grazie Zena e saludos
Solimano
P.S. E buona assenza.
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
Grazie, Primo!
per una strana configurazione del monitor, io non riesco a vedere l’elenco dei commenti e così non mi ero accorta di niuna cosa:)
In effetti il sapore cosa si mangia, a volte, non aiuta granchè;))
un saluto.
"Mi piace""Mi piace"
Deli ha detto:
Belle e agro/tenere storie di lumachine e ragazzini. Oh lumachina, lumachina… :-)
Anch’io arrivo piano, distratta da pioggie e venti, viaggi e rientri notturni, partenze all’alba e rarissime pause. Un abbraccio :-)
"Mi piace""Mi piace"
elisnelpaese ha detto:
lasciti lunari di notturni amori
..il sublime, la poesia
Una schiuma di bava friggitosa.
..il godereccio, ché già si preannuncia gustosa la lumaca cotta col sugo lento di pomodoro o “saltata” nell’olio con origano (previa opportuna purga con foglie di lattuga e/o farina!)
Questi tuoi bambini sono da *raccontare*
:))
"Mi piace""Mi piace"
piumavolante ha detto:
Ciao, scusa se approfitto un poco del tuo spazio, se sei daccordo firma l’appello!
http://appelloallefirstladies.tk/
Grazie
"Mi piace""Mi piace"
DanielaRaimondi ha detto:
Ciao Zena,
potresti scrivermi a questo indirizzo?
Dovrei chiederti una cosa:
raimondidaniela@hotmail.it
buona domenica
daniela
"Mi piace""Mi piace"
birambai ha detto:
Pipiola pipiola
bae e bola
bola a casteddu
battimi un aneddu
un aneddu ‘e isposae
pipiola bola e bae
bella, Zena.
"Mi piace""Mi piace"
sistercesy ha detto:
un saluto mentre aspetto che piova,
fa tanto caldo!
ciao
"Mi piace""Mi piace"
colfavoredellenebbie ha detto:
Sarebbe meglio li rileggessi, i miei commenti, neh? :)
Caro Primo: ‘sapere’, non ‘sapore’…sorry! e un saluto aggiuntivo.
§§
cara Deli, ti scrivo in absentia, aspettando che tu torni a casa: non si è perso l’amore per l’agro-dolce. Resta il ‘gusto’, nella vita e nei cibi, più amato. un abbraccio.
§§
cara Elys, basta lasciarli fare…e i bambini si raccontano da soli e si re-inventano, come solo loro sanno fare… A sentirci presto, eh :)
(un saluto d’affetto grande)
§§
Sì, Piuma volante: grazie!
§§
Daniela, già abbiamo provveduto, neh. Un’occasione per salutarti ancora.
§§
Bobbotino carissimo!!! Me la dirai a voce, una volta o l’altra, questa filastrocca. Un abbraccione:)
§§
cara Cesy, l’aspetto anch’io, la pioggia.Un amico ha scritto delle belle poesie per fare piovere: quasi quasi le leggo a voce alta…
Buon fine settimana:)
"Mi piace""Mi piace"