Elena Ghiretti, L’intelligenza della specie, Baldini & Castoldi.
Tre coppie si frequentano separatamente in una proporzione armonica, dettata da livelli diversi di conoscenza, di interessi e di affinità. Anna e Marco : Cri e Massimo = Cri e Massimo : Nathalie e Daniele.
Tutto accade quando la coppia mediana decide di far incontrare gli estremi, dopo averne acceso reciprocamente la curiosità. Il gioco dell’armonia si inceppa e propone una nuova, ironica edizione della teoria delle catastrofi, con la destabilizzazione, l’incrinatura e la decomposizione del gruppo.
L’attrazione per Daniele, infatti, intrappola Anna in un tortuoso gioco di seduzione che si avvita su se stesso, staccandosi dalla realtà per diventare un pensiero ossessivo.
A quel punto la proporzione diventa sproporzione: fra investimento emotivo ed oggetto del desiderio, fra virtualità ed esperienza, fra volere e potere, fra supposizione e situazione reale.
Non amo le strettoie delle definizioni, specie quando riguardano la letteratura, eppure l’opera d’esordio di Elena Ghiretti è così particolare e riuscita da sollecitare l’azzardo di qualche marca ‘territoriale’.
E’ romanzo della contemporaneità, spaccato di una società complessa, fatta di ‘caste mobili’, che allignano, come mondi rotanti e non comunicanti, in una Milano non massificata né convenzionale. Una Milano in cui il lavoro è etichetta di prestigio, citato come brand e non come mansione: una città che sa d’Europa, restituita attraverso un tour fra luoghi scelti (la libreria buona, i localini, il negozio alternativo, la bottega bio, il cantiere/ cornice di una festa o di un evento), spazi che i personaggi presidiano come simboli di uno status e di una distinzione culturale.
Seguire i luoghi citati dall’autrice non consente di tracciare una mappa di comunità, ma una mappa d’élite, animata dalle abitudini e dalle inquietudini di trenta/quarantenni creativi, rampanti cultori dell’inedito, che hanno meticolosamente costruito la propria vita come un artefatto, un qualcosa fatto ad arte nel segno del bello e del non usurato. C’è tanta voglia di viverlo, il bello, in una immersione totale: abbigliamento o natura, corpo o arredo, persona o film non fa differenza.
E’ romanzo che minimalizza l’azione e la trama, eppure non statico, anzi scandito in situazioni cicliche e rituali (la cena, il balletto di avanguardia, il cinema, la fuga dalla città verso una Liguria selvatica), ma costantemente indefinite, interrotte o rimandate, fluide negli esiti e nelle implicazioni.
E’ romanzo di s(og)guardo: i personaggi di maggior rilievo, gatto compreso, si osservano gli uni con gli altri nei minimi dettagli, si soppesano, si esplorano senza darlo a vedere: ciò che passa per gli occhi è oggetto di una valutazione continua, perché indizio di un modo di stare nel mondo. Lo sguardo è, infatti, l’attributo fondamentale di Anna, la protagonista, che filtra (e manipola) la realtà attraverso il suo punto di vista centripeto.
E’ soprattutto romanzo di ‘re(l)azioni a catena’, pensate, desiderate, qualche volta agite, e sempre allineate sul filo della seduzione. Sono relazioni in cui lo “stare insieme” all’interno della coppia sancisce una sorta di alleanza nonostante i silenzi, gli attriti, i segreti e le menzogne, e, all’esterno, fra coppie, costruisce uno stato concorrenziale, che colpisce soprattutto la componente femminile, ma da cui non è esente neppure quella maschile.
Se le relazioni non sono amicali ( perché all’amicizia sono state sottratte autenticità, fiducia e confidenza), le reazioni sono addirittura ostili, soprattutto quando vige la sensazione di uno sconfinamento di campo, di un’appropriazione indebita di relazione.
E’ allora che le buone maniere non reggono più e il risentimento rompe la superficie liscia delle apparenze, rendendo necessario il cambiamento.
Un romanzo raffinato, intelligentemente sottile, orchestrato da una regia sorvegliata, che consente alla lingua di scorrere piana, ironica, credibile.
Sono felice di presentarlo, insieme alla sua autrice, il 3 giugno, alle ore 21, alla biblioteca di Ostiglia.
linodigianni ha detto:
che recensione incuriosente
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colfavoredellenebbie ha detto:
Lino, è un libro da leggere d’un fiato: prende incredibilmente!
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linodigianni ha detto:
L’ho comprato, adesso lo leggerò
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colfavoredellenebbie ha detto:
dimmi qualcosa, poi… è l’altra faccia di Milano, di una borghesia radical chic portatrice di un gusto e di una cultura di cui conoscevo il 13,5% :)))
Per me è stato davvero un bagno nel nuovo.
E’ brava la Elena, proprio brava…
e divertente.
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poetella ha detto:
… guarda un po’! ho pensato alle “Affinità elettive.”..
ma mi sa che è tutt’altra roba, no?
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colfavoredellenebbie ha detto:
no no, guarda che c’entrano assai le affinità elettive, ma vissute in una maniera assolutamente moderna e particolare:)
ciao, cara!
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poetella ha detto:
ciao, zena tenerissima!
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Le Piccole Onde di Nic ha detto:
prendo nota……
😊
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colfavoredellenebbie ha detto:
carissima, non so più niente di te:)
…. e ho proprio voglia che tu venga a trovarmi.
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Le Piccole Onde di Nic ha detto:
sto bene…. un po’ in altalena….. ma non mi lamento. verrà l’estate e con lei, se mi vuoi, pure io da te…… ❤
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colfavoredellenebbie ha detto:
certo che ti aspetto!
abbraccio, quando l’altalena plana:)
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Le Piccole Onde di Nic ha detto:
😊😊😊😊
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farsergio ha detto:
Ciao Zena, bella recensione; mi ha incuriosito e le leggerò sicuramente. Qui sull’altra sponda del Po nulla di nuovo, il tempo scorre lento come i ricordi che a poco a poco svaniscono… A sentirci presto, un abbraccio
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colfavoredellenebbie ha detto:
Vi penso.
Un abbraccio grande a te e a M.
con affetto,
zena
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newwhitebear ha detto:
una bella presentazione. L’autrice ti dovrebbe fare un monumento.
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colfavoredellenebbie ha detto:
E’ stato un piacere poterlo leggere e rileggere!
Ciao, Gian Paolo, buona notte:)
z
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newwhitebear ha detto:
Sereno pomeriggio
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t. ha detto:
…e so anche a chi altra regalarlo ;-)
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colfavoredellenebbie ha detto:
Ho come dei presentimenti:)
ciao cara.
z
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edoardopenoncini ha detto:
Sempre puntuale e suggestiva nelle tue scritture. Una recensione che cattura, invoglia. Grazie, zena.
Un abbraccio
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colfavoredellenebbie ha detto:
E tu sempre sempre caro:)
z
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emilia ha detto:
Ciao Zena, ti leggo in silenzio e con grande piacere e ammirazione. Un abbraccio
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